marimo: my sweet darkness

“La maggior parte di noi non vuole cambiare, veramente. In effetti, perché dovremmo?
Ciò che inseguiamo è una sorta di variazione dal modello originale. Proviamo sempre a essere noi stessi; versioni migliori di noi stessi. O almeno così ci auguriamo. Ma cosa succede quando un evento è così catastrofico, da cambiarci completamente?
Ci trasformiamo da persone conosciute a persone sconosciute.
È così che, quando ci guardiamo allo specchio, riconosciamo la persona che eravamo, anche se ora dentro la nostra pelle vive una persona diversa.”

Nick Cave

MARIMO è un racconto di rigenerazione, intesa come il ristabilirsi di un'integrità strutturale, la restituzione di uno stato di grazia precedentemente perduto e delle nostre proprietà essenziali e originarie.

Il movimento di quest’alga longeva, specie protetta a rischio di estinzione, che cresce spontaneamente solo sul fondale di alcuni laghi del Giappone e del Nord Europa, è descritto come una danza: un moto perpetuo che fa mutare la posizione ma non l’essenza, un’apparente staticità, un fulcro che ha la forza di autorigenerarsi creando nuovi “sé”. L’oscurità in cui ci si immerge è da leggere come habitat accogliente e propizio alla crescita, equilibrio necessario alla luce, elemento che, assieme all’acqua, culla teneramente la vita.

 
 

credits

MARIMO: my sweet darkness è stato presentato al pubblico Venerdì 5 Agosto 2022, durante la rassegna di danza contemporanea FORTE GISELLA IN DANZA, promossa dalla compagnia Ersiliadanza nell’ambito de L’ESTATE TEATRALE VERONESE.

Direzione artistica e coreografia: Lucia Salgarollo, Riccardo Zandonà.

Danzatori: Giulia Signorini, Martina Strapparava, Beatrice Viviani, Pasquale Cofone, Emanuele Callegari.

Light Design: Alberta Finocchiaro.

Costumi: Cristina Salvetti.

Video: Danny Rambaldo.

Fotografie: Mirko Fin.